I luoghi di lavoro relativi al comparto della logistica sono spesso caratterizzati da fabbricati di notevole estensione che, generalmente, non risultano dotati di impianti di riscaldamento per la stagione invernale o impianti di raffrescamento per la stagione estiva. Spesso le aperture presenti per consentire un’aerazione dei locali non risultano sempre efficaci nella stagione calda, soprattutto per la notevole grandezza dei comparti interni di tali fabbricati, viceversa nella stagione fredda la continua apertura dei portoni può comportare la presenza di correnti fredde. Inoltre le varie tipologie di lavoro svolte all’interno del comparto possono prevedere la contemporanea presenza sia di lavoratori che si muovono in modo costante all’interno e all’esterno della struttura (generalmente carrellisti) sia di addetti che operano in postazione fissa o semifissa (addetti al picking, al confezionamento o al controllo).
Di conseguenza, la mancanza di impianti di riscaldamento o raffrescamento unitamente alla differente tipologia di lavoro svolto possono comportare delle problematiche relative al microclima, che a loro volta possono comportare un problema anche di salute per i lavoratori.
Per cercare di ridurre al minimo tale tipologia di rischio, si riporta qui di seguito un elenco non esaustivo di misure di prevenzione e protezione che possono essere prese a riferimento, anche in combinazione tra di loro.
Misure tecniche che possono essere adottate nel periodo invernale:
• Proteggere da vento e agenti atmosferici i posti di lavoro, utilizzando misure adatte ed evitando correnti d’aria.
• Prevedere un riscaldamento locale e sistemi di aerazione che evitino la formazione di correnti d’aria.
• Non creare differenze di temperatura troppo elevate.
• Diminuire le bocche di carico aperte contemporaneamente lasciando solo quelle effettivamente necessarie.
• Istallare sistemi isotermici e non, porte a scorrimento veloce o portali isotermici, tunnel di trasbordo in grado di ridurre l’apertura.
• Rivedere Layout delle postazioni fisse, ponendole lontano dalle bocche di carico.
• Separare le postazioni fisse da zone con correnti d’aria, ponendo pannelli divisori.
• Utilizzare carrelli cabinati e dotati di riscaldamento o di sedile riscaldato.
• Evitare un contatto ripetuto o duraturo con superfici fredde.
Misure organizzative:
• Ridurre al minimo il numero degli esposti.
• Evitare di lavorare a lungo in posizioni forzate o statiche, prevedendo la rotazione del personale.
• Alternare le attività al freddo con altre da svolgersi in locali più caldi.
• Strutturare l’attività dei lavoratori in modo che questi, durante l’esposizione al freddo, siano sempre fisicamente attivi e per effettuare compiti stazionari siano provvisti di una copertura che protegga da vento e agenti atmosferici.
• Osservare almeno i tempi minimi di pausa e trascorrerli in ambienti termicamente confortevoli.
• Offrire la possibilità di effettuare pause quando il lavoratore ne sente l’esigenza, in area riscaldata.
• Realizzare locali di riposo riscaldati e dotati di distributori di bevande calde.
Misure di protezione personale:
• Mettere a disposizione dispositivi di protezione individuale contro il freddo.
• Fornire abbigliamento da lavoro adeguato che protegga dal freddo e da condizioni atmosferiche avverse.
• Prevedere uso di magliette intime di tipo termico.
Lo studio rimane a disposizione per ulteriori informazioni.
Referente:
Dott.ssa Ottavia Panascì - panasci.o@rivisrl.it
Tel. 0522/922475
Fax. 0522/366623