Per effetto dei diversi provvedimenti Normativi recanti misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 si è avuta una sospensione o una drastica riduzione di molte attività. La chiusura di edifici o parti di essi, il loro uso limitato se non gestito in modo adeguato, può aumentare il rischio di crescita presenza di Legionella negli impianti Idrici e nei dispositivi associati.
La Legionella è uno tra i patogeni più importanti trasmessi attraverso l’acqua, responsabile di una grave polmonite interstiziale denominata “malattia dei legionari”, generalmente nota come “legionellosi”, a notifica obbligatoria, e di una sindrome lieve simil-influenzale detta “Febbre di Pontiac”.
Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile del 2008 che disciplina la Sicurezza e la Salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, include ed esamina, anche i rischi derivanti da Legionella.
In particolare il Titolo X e l’allegato XLVI trattano rispettivamente l’esposizione ad agenti biologici e la loro classificazione. Secondo tale classificazione, un agente biologico come la Legionella appartenente al gruppo 2, rappresenta un agente che:
• Può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori;
• Presenta poche probabilità di propagazione nella comunità;
• È controllabile con efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
Tra le condizioni che favoriscono lo sviluppo del batterio Legionella nelle reti idriche, ci sono le seguenti:
Per gli edifici o strutture che siano rimasti chiusi per un periodo inferiore ad un mese, si raccomanda di:
• garantire un frequente e regolare flussaggio dai terminali (es. docce e rubinetti)
• garantire l’applicazione di regolare e adeguato piano di prevenzione e controllo del rischio legionellosi
• valutare la necessità di una revisione del DVR Legionella in relazione all’uso, e delle sue eventuali modifiche, dell’impianto idrico
• informare il personale e i visitatori al momento della riapertura
Per gli edifici o strutture che siano rimasti chiusi per un periodo superiore ad un mese, è necessario mettere in atto una serie di misure straordinarie:
• verificare la corretta circolazione dell’acqua calda in tutte le parti del sistema idrico garantendo che la temperatura all’interno dell’accumulo o del boiler sia almeno di 60°C e che quella al ricircolo non scenda al di sotto dei 50°C
• verificare che la temperatura dell’acqua calda erogata da ciascun terminale raggiunga almeno i 50°C entro 1 minuto dall’apertura del terminale e che la temperatura dell’acqua fredda non superi i 20°C dopo un minuto di flussaggio
• garantire la pulizia, la sanificazione e, all’occorrenza, la sostituzione dei terminali di acqua calda e fredda che si presentino in condizioni non idonee; flussare abbondantemente e disinfettare periodicamente con cloro le cassette di scarico per WC, gli orinatoi, i by-pass e tutti gli altri punti sulla rete;
• valutare la necessità di una revisione del DVR Legionella in relazione all’uso, e delle sue eventuali modifiche, dell’impianto idrico.
Lo studio resta a disposizione per eventuali chiarimenti e delucidazioni in merito alla valutazione del rischio e relative analisi.
Tel. 0522/92.24.75
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