Il Presidente del Consiglio ha emanato un nuovo DPCM (scaricabile qui) che introduce nuovi obblighi e restrizioni per l’epidemia da coronavirus valide dal 5 novembre 2020 al 3 dicembre 2020.
Gli allegati al DPCM (sono scaricabili qui)
Tra le novità:
SCUOLA E FORMAZIONE
• Prevista didattica a distanza per le scuole superiori. Nelle scuole elementari e medie, si continuerà in presenza e la mascherina diventa obbligatoria anche al banco, “salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili”;
• Continuano ad essere consentiti i corsi di formazione da effettuarsi in materia di salute e sicurezza.
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Nelle pubbliche amministrazioni, tenuto conto della situazione epidemiologica, ciascun dirigente:
1) Organizza il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile nella percentuale più elevata possibile, e comunque i n misura non inferiore a quella prevista dalla legge, del personale preposto alle attività che possono essere svolte secondo tale modalità, compatibilmente con le potenzialità organizzative e l’effettività del servizio erogato;
2) Adotta nei confronti dei lavoratori fragili, ogni soluzione utile ad assicurare lo svolgimento di attività in modalità agile.
Inoltre, le pubbliche amministrazioni dispongono una differenziazione dell’orario di ingresso e di uscita del personale, fatto salvo il personale sanitario e socio sanitario, nonché quello impegnato in attività connessa all’emergenza o in servizi pubblici essenziali. È raccomandata la differenziazione dell’orario di ingresso e di uscita del personale anche da parte dei Datori di lavoro privati.
ATTIVITA’ PROFESSIONALI
In ordine alle attività professionali si raccomanda che:
a) esse siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
b) siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
c) siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
d) siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali.
Il DPCM introduce, inoltre, il criterio della proporzionalità degli interventi nelle singole Regioni, suddividendole in tre “fasce” (giallo, arancione, rosso), aggiornate periodicamente, secondo la gravità del quadro Covid19 così come indicato dalla griglia di 21 indicatori messa a punto dall’ Istituto superiore di sanità- Comitato tecnico scientifico.
Lo studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Referente:
Ing. Anna Claudia Lombardi - lombardi.a@rivisrl.it
Tel. 0522/92.24.75
Fax. 0522/36.66.23