La norma, che era già entrata in vigore nel luglio 2018 come UNI EN 689:2018 ed era stata ritirata, è ora ufficialmente nota come UNI EN 689:2019. La causa del ritiro era unicamente legata a questioni di traduzione, di conseguenza la versione del 2019 non si discosta nel contenuto da quella dell’anno precedente.
La UNI EN 689:2019 definisce una nuova strategia per effettuare misure rappresentative dell’esposizione dei lavoratori agli agenti chimici per inalazione, mirando ad elevare il livello di affidabilità e di veridicità dei dati sperimentali. Tale norma, infatti, presenta importanti novità riguardo alla quantità di analisi chimiche da effettuare per stabilire la qualità dell’esposizione professionale dei lavoratori e definisce nuovi parametri per la valutazione dei risultati analitici:
Si deve eseguire un “test preliminare” che richiede dalle tre alle cinque misurazioni dell'esposizione sui lavoratori appartenenti a un SEG (Gruppo di Esposizione Similare: questa definizione va a sostituire il concetto di “gruppo omogeneo” stabilito dalla norma EN 689:1997). Un SEG corrisponde ad “un gruppo di lavoratori con lo stesso profilo di esposizione generale per l'agente chimico in esame a causa della somiglianza e della frequenza dei compiti eseguiti, i materiali e i processi con cui funzionano e la somiglianza del modo in cui eseguono i compiti".
Lo studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Referente:
Dott.ssa Elisa Spagnolo - spagnolo.e@rivisrl.it
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