Sulla Gazzetta Ufficiale n.36 del 12 febbraio 2019, è pubblicata la Legge 11 febbraio 2019, n.12: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n.135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” che a partire dal 13 febbraio 2019 - data di entrata in vigore della sopra detta legge di conversione - rende definitiva l’abrogazione del SISTRI, il Sistema informatico di controllo per la tracciabilità dei rifiuti e contemporaneamente introduce il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, il cui funzionamento è demandato ad un futuro decreto dello stesso Ministero.
Come si legge all’art.6 comma 3 del decreto-legge 14 dicembre 2018, n.135, coordinato con la Legge 11 febbraio 2019, n.12 a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (13 febbraio 2019) è istituito il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, cui sono tenuti ad iscriversi, entro il termine individuato con il decreto di cui al comma 3-bis, gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi e gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi, i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché, con riferimento ai rifiuti non pericolosi, i soggetti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali e derivanti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi. Al comma 3-bis è riportato che il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con proprio decreto definisce le modalità di organizzazione e funzionamento del Registro elettronico nazionale, le modalità di iscrizione dei soggetti obbligati e di coloro che intendano volontariamente aderirvi, nonché gli adempimenti cui i medesimi sono tenuti, secondo criteri di gradualità per la progressiva partecipazione di tutti gli operatori.
Si attende quindi il decreto attuativo del Ministro dell’ambiente per verificare come sarà e come verrà organizzato il “nuovo” registro elettronico confidando che gli operatori del settore non dovranno subire nuovamente le vicissitudini patite con l’ormai abrogato sistema SISTRI.
Lo studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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